Dopo anni di marginalizzazione a favore di alternative considerate più salutari, il burro sta vivendo una vera e propria rinascita nella cultura alimentare italiana. Simbolo di tradizione e genuinità, il burro torna protagonista sulle tavole, in particolare durante la colazione, momento in cui si riscopre il piacere di sapori autentici e confortanti.
L’evoluzione del Burro
Da simbolo di eccessi alimentari e nemico della salute a ingrediente rivalutato da esperti di nutrizione, scienziati e media di prestigio. È il percorso sorprendente compiuto dal burro, una trasformazione iniziata oltre un decennio fa. Un momento cruciale di questa evoluzione è stato segnato dalla famosa copertina della rivista americana “Time” nel 2014, che recitava “Eat Butter” sotto all’immagine iconica di un ricciolo di burro. Questo gesto editoriale ha dato il via a una vera e propria rivoluzione negli Stati Uniti, influenzando anche il panorama alimentare italiano, dove per anni il burro è stato associato a problemi di peso e rischi per la salute cardiovascolare.

Oggi questo prezioso ingrediente sta vivendo la sua vera e propria rinascita, tornando a occupare un posto di rilievo nei frigoriferi e nei piatti degli italiani. Riabilitato da chef, pasticceri e guru della cucina, il burro rappresenta il trionfo della genuinità, cremosità e sapore insostituibile. Un ingrediente che, con la sua versatilità e raffinatezza, ha attraversato secoli di tradizione gastronomica lasciando un segno indelebile nella nostra cultura gastronomica.


Burro: Qualità e Tipologie
Non tutti i burri sono uguali! La distinzione tra un burro prodotto industrialmente e uno preparato in modo artigianale è davvero enorme, e chi ne è appassionato lo riconosce immediatamente. Il burro artigianale, con la sua lavorazione accurata e le materie prime di alta qualità, offre un’esperienza unica e autentica che lo rende speciale rispetto a quello industriale. Per gli amanti di questo alimento, conoscere le varianti più pregiate è fondamentale per apprezzarne le sfumature. Ecco alcune delle tipologie più ricercate e apprezzate dagli intenditori:
- Burro di centrifuga: il top di gamma, ottenuto direttamente dalla panna del latte senza passaggi intermedi. Morbido, profumatissimo, perfetto per essere spalmato su una fetta di pane caldo.
- Burro chiarificato: privo di acqua e proteine del latte, è ideale per le fritture perché resiste a temperature più alte senza bruciare.
- Burro salato: il preferito in Francia e ormai sempre più apprezzato anche in Italia. Con granelli di sale che esaltano la dolcezza della crema, è il compagno ideale di pane e croissant.
- Burro di malga: prodotto con latte di mucche allevate in alta quota, ha un sapore intenso e leggermente erbaceo.


Gli Usi del Burro: Dalla Colazione alla Cucina
Il burro non è più visto solo come ingrediente base, ma come elemento distintivo nella colazione moderna. Non è più solo un ingrediente, ma un passe-partout della cucina. Al mattino, spalmarlo su una fetta di pane appena tostato con un velo di marmellata o confettura, è un rituale insuperabile.
Croissant preparati con burro di alta qualità, come quello di Normandia, sono sempre più apprezzati per il loro sapore ricco e la loro consistenza friabile. Anche le colazioni salate vedono il burro protagonista, spalmato su pane integrale o utilizzato per insaporire uova e verdure, offrendo un’alternativa gustosa e nutriente alle opzioni tradizionali.
E se in pasticceria rende soffici i dolci e croccanti le sfoglie, nei piatti salati, regala cremosità ai risotti, arricchisce le salse e sublima carni alla perfezione.
La “riscossa del burro” rappresenta quindi un ritorno alle radici della cucina italiana, valorizzando prodotti autentici e di qualità. Per i consumatori, è un invito a riscoprire sapori genuini; per i professionisti del settore, un’opportunità per innovare le proposte culinarie, puntando su ingredienti che uniscono tradizione e gusto.